venerdì 30 settembre 2011

Genitori?


Mi sembrava un'impresa titanica, ma anche da quassù è possibile seguire un percorso per adottare un bambino.
Certo è che bisogna essere pronti (come la maggior parte delle cose che si fanno qui)  a una avventura "on the road" nel senso letterale. Per raggiungere i luoghi dove ci si informa, si incontra, si presentano documenti, occorre macinare chilometri in automobile.
Alla faccia della "sostenibilità" che volevamo ottenere abitando qui.
 
Essendo connessi a internet molte informazioni possono essere prese dal web, ma bisogna fare attenzione (come sempre) alle informazioni datate che tuttora si trovano: alcuni siti (anche istituzionali!!!) contengono moduli, liste di documenti e altro che non occorrono più. Lo abbiamo scoperto a nostre spese (e chilometri).
Comunque anche quando si imbrocca la strada giusta il percorso è lungo (lo dicono tutti) e periglioso.
Noi siamo all'inizio, ma per il momento ci riteniamo fortunati: abbiamo incontrato delle belle persone e delle brave professioniste (tutte donne ...) che ci hanno fatto sentire a nostro agio e ci stanno aiutando a riflettere sulle nostre "buone intenzioni".

Finora i passi sono stati questi:
  • la presentazione al tribunale di competenza della nostra domanda di adozione nazionale e internazionale;
  • un corso formativo/informativo di tre incontri da 4 ore con altre coppie di adottandi tenuto da una psicologa e una assistente sociale sul passaggio da "come desideriamo tanto avere un bambino" a "c'è un bambino là fuori che ha già avuto tutto il peggio dalla vita e si merita di incontrare qualcuno che può dargli solo il meglio";
  • alcuni incontri (già sei!) con un'altra coppia psicologa/assistente sociale che ci seguiranno durante tutto il percorso (sia che si tratti di adozione nazionale, sia che si tratti di internazionale).





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