martedì 20 dicembre 2011

Notizie vaganti

"Ho saputo la ferale notizia", dice a un tratto, tra un prosciutto cotto e uno speck, il Maestrogino.
"Quale notizia", faccio io senza punto di domanda, ma con molta curiosità.

Inciso: il Maestrogino è uno di quei clienti la cui "periodicità" (sempre alle 8.00 della domenica mattina, tutte le domeniche che Dio manda in terra) mi sconcerta e mi intenerisce allo stesso tempo.
Un tempo la "vecchia me" l'avrebbe trovata terrificante e, devo ammettere, che qualche domenica mi infastidisce ancora un pochino.
Però, dal momento che viene a mio vantaggio, non posso lamentarmi più di tanto.
Mi fa anche sorridere questo modo di fare tipico della popolazione locale.
Molti dei miei clienti vengono magari un solo giorno della settimana, ma sempre lo stesso, e fanno una spesa simile tutto l'anno. E' chiaro che sono abituati a fare la spesa altrove, ma vengono da noi una volta alla settimana, perchè questa realtà non muoia.
A suo modo commovente.
Alcuni abitanti, mossi dalla stessa identica testardaggine, ci ignorano completamente e con ostentazione.
Il Maestrogino, che sapevo aver "bocciato" con decisione la precedente gestione, all'inizio mi incuteva un certo timore.
Non è un cliente facile.
E poi ha il cipiglio del maestro vecchio stampo che, avendo fatto quello per tutta la vita, potrebbe metterti una nota in qualsiasi momento.

La ferale notizia, dunque.
"Ci abbandonate", chiede il Maestrogino, senza punto di domanda, ma con una certa apprensione nella voce.

In effetti è già la seconda volta che circola questo gossip.
La prima è stato un quiproquo innescato dal fatto che a settembre avvertivamo già che saremmo "andati via" (per le ferie) la prima settimana di ottobre.
Quell'"andare via" durante la briscola chiamata della sera al bar Miramonti è diventato subito "chiudere bottega".
Adesso, invece, a parte la NON chiusura natalizia, non c'è nessun misunderstanding che tenga.

"Ma dove vuole che andiamo, signor Gino?!?!?!?".
Anzi, di questi tempi, meglio zitti e mosca, e muoversi poco per non farci crollare l'impalcatura sulla testa....

I risultati del cioccolato plastico



Le foto sono orrende, lo so.
Le ho fatte alla fine delle preparazioni stremata da ore di lavorazione per la torta, la sua farcia e i "disegnini".
Devo munirmi di una luce artificiale migliore o di un buon photoshop...

Comunque il risultato complessivo (gusto e vista) non è malaccio. Si tratta di pan di spagna farcito alla crema di mascarpone con marsala e gocciole di cioccolato fondente. Il pan di spagna l'ho bagnato con latte tiepido e cacao amaro.

Ho scoperto che la cosa più difficile è stendere ampie superfici di cioccolato plastico. Per esempio in un caso è capitato che il "fondale" di cioccolato bianco mi si raggrinzisse tutto. Un disastro. Ho rimediato stendendo una seconda "foglia" che è risultata più liscia, ma il tutto ha reso la decorazione troppo spessa e quindi stucchevole nell'insieme.
Ovvio che più il cioccolato è buono, meglio riesce il tutto!

Importante: il cioccolato fondente NON è adatto allo scopo. L'ho scoperto a mie spese.