sabato 28 luglio 2012

Capreolus capreolus


Oggi invece abbiamo assistito a questo.
In pieno campo, sotto il sole e senza ritegno alcuno.
Ma vi pare possibile?

Ogni tanto però sono contenta di vivere direttamente in un documentario naturalistico!!!

Poesia svedese

Il tempo qui e' davvero bislacco questa estate.
Improvvise tempeste di vento, nuvole scure che lasciano cadere qualche goccia e poi spariscono, giornate fredde e calde alternate senza senso.

In compenso gli abituali paesaggi, già notevoli di loro, si trasformano in autentiche poesie.
Spesso ci manca la macchina fotografica per immortalare, ma qualche volta abbiamo fortuna e riusciamo a fermare l'attimo.

 L'altro giorno nel cielo di queste valli si e' fatto vedere un magnifico arcobaleno "a tutto tondo".
Siamo riusciti a fotografarlo, ma preferisco rimandarvi qui per una descrizione poetica dell'avvenimento.

Lo so, e' svedese, ma con il traduttore di google si può ovviare al fatto di non saperlo proprio parlare correntemente.
E poi si tratta della mia poetica amica svedese che abita da queste parti e cura le api che vivono sul nostro terreno.
Scusate se è poco!   ;-)

giovedì 19 luglio 2012

Mi brucia un po' lo stomaco

C'è qualcuno (come forse ho già scritto, ma ora non ricordo) che dice che il bello di questo posto è il posto.
In effetti, ci sono persone che fanno letteralmente uscire dai gangheri.
Con buona pace dei gangheri che non so cosa siano.

Però ci sono anche persone a loro modo straordinarie.
Alle quali mi piacerebbe assomigliare.
Se non altro per la scorza immortale che le riveste.

Entra il Mario, quello che abita sopra il Poggio, cioè sulla collinetta che sovrasta il negozio; quello che ha il nipote, mi pare, agli arresti domiciliari per spaccio (che qui è uno sport comune tra i giovinastri).
E' un uomo con un vocione, sempre allegro, impossibile da datare (sui settantacinque?).

E mi dice: "Sa, a volte, la distrazione. Oggi ero al mulino che facevo l'erba (una frazione del paese a tagliare il fieno, n.d.r.) e mi è venuta una gran sete.
Sotto l'albero avevo messo due belle bottiglie di ferrarelle.
Una con l'acqua e l'altra con la miscela per la tagliaerba.
Solo alla terza sorsata mi sono accorto che stavo bevendo benzina....
E mia moglie mi dice: ma non vai al pronto soccorso?
Ma a me brucia solo un po' lo stomaco.
Peccato che non riesco a mandare giù il vino!!!".

Come diceva mia nonna: "quello che non ammazza ingrassa".