domenica 30 giugno 2013

Ambrogio

Baffo e capello bianco impomatato, afferra due o tre cose, sempre le stesse, con la mano ad artiglio e le mette sul banco.
" Lo fa apposta, eh, di mettere l'etichetta del prezzo sopra il nome del sugo, così non si capisce! Eh?!!  Guarda un po' che roba ... " borbotta con un ghigno storto sul grugno.
"Ehhhhh, - rispondo io, con un sarcasmo che si scontra sulla sua ottusità coltivata con pervicacia - sa com'è ... Qua ci si diverte come si può!".

(Il vasetto di sugo in questione ha un etichetta che misura cm 7x24 e l'etichetta adesiva con cui segno il prezzo misura cm 1x2, ndr)

sabato 29 giugno 2013

Amo il mio cane/3 - flusso di coscienza alla Joyce


Cosa stai facendo? Posso fare quello che stai facendo tu? Giochiamo? Mi lanci la pallina? Dai, giochiamo? Perché non facciamo uno spuntino? Non sentì anche tu questo odore di cinghiale? Dov'è il mio coniglio di pezza? Giochiamo? Dove sono i gatti? Andiamo a fare un giro? Hai un pezzetto di pane secco in tasca? Giochiamo? Non è ora delle coccole? È di mangiare? Mi gratti la schiena? ......
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La Panettiera legge forte forte



Secondo l'Istat, nel 2012, il 46% degli italiani sopra i 6 anni legge almeno 1 libro all'anno.
Chi ne legge 12 o più all'anno viene definito lettore " forte" (ahah) ed è ben il 14,5% di quel 46%.

A parte che mi viene da piangere, ma, con il mio libro alla settimana (va be', facciamo 40 l'anno), di quale infinitesima percentuale farò mai parte????

Comunque.
Ricordo con un sorriso di sbieco che, quando stavamo per aprire il negozio, sognavo di farne una specie di centro culturale. Bookcrossing, the/caffè letterari, cineforum e lunghe chiacchierate con i clienti interessati.
Ovviamente non mi aspettavo un gran numero di appassionati, ma, come ben sapete, la storia di questi tre anni e' stata molto diversa.
Innanzitutto l'impatto con i proprietari del negozio e' stato sconvolgente e devastante.
Coloro che avrebbero dovuto introdurci al mestiere (come ci avevano assicurato in sede di trattativa) e al luogo, ci hanno fatto attraversare una specie di percorso a ostacoli fatto di critiche feroci e negatività che ci ha immobilizzato per almeno un anno.
Dopodiché, visto il lavoro abbastanza massacrante e il progetto della nostra casa e terreno che abbiamo voluto portare avanti, non ho più avuto le forze neanche di pensare qualche iniziativa ...

Peccato. Sono convinta che qualche interessato ci sarebbe stato, nonostante le percentuali ridicole dell'Istat.

Però questa settimana e' ricominciato il Bibliobus, oasi di pace, serenità, e cultura in questa valle di lacrime.
Ferma proprio davanti al negozio.
Io e due o tre altri lettori "forti" lo frequentiamo con costanza.

Fra le novità non poteva mancare ZeroZeroZero e me lo sono accaparrata subito per leggerlo per primo nella lista estiva.

No. Non è un libro sulla macinatura delle farine.
No. Non ci sono le ricette delle torte della nonna.
No. Non parla di compiti di matematica andati male.

È una "radiografia di Satana". Lucida, spietata, precisa e puntigliosa.
Parla del mondo che gira intorno alla cocaina. Cioè di TUTTO il mondo. Il mondo che conosciamo tutti e che vediamo attraverso altre lenti.
Io scrivo di farfalle e fagiolini che crescono e qui, in valle, pare che tanti, tantissimi facciano uso della bianca sostanza.
I giovani perlopiu', ma anche i meno giovani.

Non distante dal negozio vive uno dei pusher.
L'ho scoperto perché ad un certo punto era agli arresti domiciliari e allora tutti i clienti ne parlavano. Altrimenti per una come me e' difficile venire a sapere certe cose.
Io e le mie stupide farfalle e i miei stupidi fagiolini.
Pensare che, quando abbiamo preso in gestione la panetteria, insisteva perché aprissimo il forno il venerdì e il sabato notte per, diceva lui, vendere pizza, focaccia e brioche a quelli che tornavano dalla discoteca.
Un bel giro d'affari, diceva.

Per un certo verso mi spiace incappare in questi libri.
Poi la realtà mi si illumina in modo irreparabile.
Invece io preferisco le farfalle e i fagiolini.
Non per nascondermi, ma perchè la mia realtà si nutre di poesia e le stupide farfalle e gli stupidi fagiolini voglio che siano la mia vera droga.


sabato 22 giugno 2013

Dal marito con furore

"Posso scrivere un post anch'io?", chiedeva il tapino con le orecchie basse e lo sguardo canino.
Aveva in mente un "decalogo del negozio di paese".
Oggi l'ha finito.

Direi che è sintomatico della nostra situazione attuale.

1  Il cliente ha sempre.... da rompere.
2  Il negoziante ha una pazienza da... no, di più.
3  Il cliente che chiede: "ma è buono?" va senz'altro all'inferno.
4  Il negoziante che non impreca in cuor suo al cliente difficile deve farsi curare.
5  Il negozio è un posto malvagio, brutto, immorale, negativo, nocivo, da dimenticare, da   odiare per il negoziante.
6  Il negozio è un posto in cui pascolare, chiacchierare, incontrare, sparlare... qualche volta per sbaglio comprare quello che serve.
7  Il negozio è il posto in cui correre a prendere quello che ci si è dimenticati al supermercato. Toh, guarda: chiude anche quel negozio.
8  Non c'è scritto: "Rivendita di prosciutto cotto". Prova a mangiare anche qualcos'altro!
9  Regalare alimentari a chi ha un negozio di alimentari è da CENSURA CENSURA CENSURA beep beep beep.
10  Scrivere questo decalogo è segno che bisogna subito cambiare lavoro!

giovedì 20 giugno 2013

I complimenti in campagna ...

"Devi sapere che questo signore e' un grande uomo: non scende mai dal trattore!"


Nulla da dire sul trattore, ma nello specifico, il signore in questione e' uno dei miei clienti più infami, noiosi e crudeli.

De Gustibus ...

sabato 15 giugno 2013

Entomologia/5






Muoio dalla voglia di scrivere un post sulle api nostre vicine di casa, ma sto leggendo Mario Rigoni Stern "Uomini, boschi e api" e non mi sento all'altezza.

E poi ci sono troppi illustri predecessori.
E poi c'è Bisysslarna, che è anche la "padrona" delle apette, che racconta meglio di me e fa foto moooolto più belle.

Perciò eccole.
Una fotina con tutti i melari che stanno raccogliendo il buon miele di acacia che ha appena terminato la fioritura.

"Tanta acqua, tanto miele", dice il buon apicultore. Slurp!

Entomologia/4

Mi rendo conto che sta diventando forse un po' seccante per voi leggere tutti questi post sugli insetti.
Data l'intestazione del blog, poi, risulta quantomeno peregrino che mi occupi di questo piuttosto che di lievito di pasta madre o di ricette di torte.
La spiegazione è semplice: due le cause.
Una, che dopo 20 anni di puro terrore, 10 di discreto schifo e altri 10 di totale indifferenza scopro soltanto ora la bellezza di questi animaletti che ci circondano (per non dire che ci sovrastano).
L'altra è che tra un po', vista la crisi, il debito pubblico e le piaghe d'egitto, probabilmente smetterò di fare la panettiera e dovrò nutrirmi di "bacche e locuste" improvvisando giacili nei boschi.
Mentre un lungo e feroce passato nei boy scout mi fornisce le tecniche di base per la costruzione di un riparo di fortuna, riguardo agli insetti commestibili sono a corto di informazioni.
Di qui il mio interesse nell'entomologia.
Svelato il mistero.

E' sempre una questione di pancia.

Internazionale di questa settimana traduce un articolo di Sarah Maslin Nir del The New York Times che racconta delle cicale "Magicicada", difuse nel nord degli Stati Uniti.
Stanno 17 anni sotto terra poi escono per 15 giorni, si accoppiano e muoiono depositando le uova.
Per 15 giorni invadono le campagne e intere cittadine, ma gli abitanti si rifiutano di ucciderle (ci sono persino feste in loro onore) perchè "hanno aspettato 17 anni, hanno diritto di vivere, si godano la vita per 15 giorni".
Non è strabiliante?

E, a proposito, oggi ho sentito le prime cicale della stagione, finalmente felici di una temperatura come piace a loro.

venerdì 14 giugno 2013

Entomologia/3

Is Anybody Out There?

domenica 2 giugno 2013

Grow, damn it

 I nostri primi fagioliniiiiii .....