sabato 29 giugno 2013

La Panettiera legge forte forte



Secondo l'Istat, nel 2012, il 46% degli italiani sopra i 6 anni legge almeno 1 libro all'anno.
Chi ne legge 12 o più all'anno viene definito lettore " forte" (ahah) ed è ben il 14,5% di quel 46%.

A parte che mi viene da piangere, ma, con il mio libro alla settimana (va be', facciamo 40 l'anno), di quale infinitesima percentuale farò mai parte????

Comunque.
Ricordo con un sorriso di sbieco che, quando stavamo per aprire il negozio, sognavo di farne una specie di centro culturale. Bookcrossing, the/caffè letterari, cineforum e lunghe chiacchierate con i clienti interessati.
Ovviamente non mi aspettavo un gran numero di appassionati, ma, come ben sapete, la storia di questi tre anni e' stata molto diversa.
Innanzitutto l'impatto con i proprietari del negozio e' stato sconvolgente e devastante.
Coloro che avrebbero dovuto introdurci al mestiere (come ci avevano assicurato in sede di trattativa) e al luogo, ci hanno fatto attraversare una specie di percorso a ostacoli fatto di critiche feroci e negatività che ci ha immobilizzato per almeno un anno.
Dopodiché, visto il lavoro abbastanza massacrante e il progetto della nostra casa e terreno che abbiamo voluto portare avanti, non ho più avuto le forze neanche di pensare qualche iniziativa ...

Peccato. Sono convinta che qualche interessato ci sarebbe stato, nonostante le percentuali ridicole dell'Istat.

Però questa settimana e' ricominciato il Bibliobus, oasi di pace, serenità, e cultura in questa valle di lacrime.
Ferma proprio davanti al negozio.
Io e due o tre altri lettori "forti" lo frequentiamo con costanza.

Fra le novità non poteva mancare ZeroZeroZero e me lo sono accaparrata subito per leggerlo per primo nella lista estiva.

No. Non è un libro sulla macinatura delle farine.
No. Non ci sono le ricette delle torte della nonna.
No. Non parla di compiti di matematica andati male.

È una "radiografia di Satana". Lucida, spietata, precisa e puntigliosa.
Parla del mondo che gira intorno alla cocaina. Cioè di TUTTO il mondo. Il mondo che conosciamo tutti e che vediamo attraverso altre lenti.
Io scrivo di farfalle e fagiolini che crescono e qui, in valle, pare che tanti, tantissimi facciano uso della bianca sostanza.
I giovani perlopiu', ma anche i meno giovani.

Non distante dal negozio vive uno dei pusher.
L'ho scoperto perché ad un certo punto era agli arresti domiciliari e allora tutti i clienti ne parlavano. Altrimenti per una come me e' difficile venire a sapere certe cose.
Io e le mie stupide farfalle e i miei stupidi fagiolini.
Pensare che, quando abbiamo preso in gestione la panetteria, insisteva perché aprissimo il forno il venerdì e il sabato notte per, diceva lui, vendere pizza, focaccia e brioche a quelli che tornavano dalla discoteca.
Un bel giro d'affari, diceva.

Per un certo verso mi spiace incappare in questi libri.
Poi la realtà mi si illumina in modo irreparabile.
Invece io preferisco le farfalle e i fagiolini.
Non per nascondermi, ma perchè la mia realtà si nutre di poesia e le stupide farfalle e gli stupidi fagiolini voglio che siano la mia vera droga.


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