domenica 26 agosto 2012

Follie d'agosto/7

 



La signora Braccobaldo prende una scatola di pelati dallo scaffale, poi la mette giù, ne prende un'altra poi la mette giù, un'altra ancora, poi la mette giù.
"MA LEI TIENE SOLO PELATI AL PEPERONCINO?????";
"guardi, signora, che sono normalissimi pelati".
Mi avvicino, seguendo il mio personale principio che sono sempre la prima a sbagliarmi in una discussione,  e leggo gli ingredienti: pomodori e conservanti. 
Poi mi accorgo che la pubblicità di un concorso in cui si vince un'automobile sulla scatola copre parzialmente un pomodoro perino in modo che, ad avere parecchia fantasia, potrebbe sembrare un peperoncino.
E infatti la signora Braccobaldo esclama piccata: "ma no, guardi la foto: si vede chiaramente che SONO AL PEPERONCINO!!!".

Alzo impercettibilmente il sopracciglio e, non sapendo più a che santo votarmi, mi appello al mantra del negoziante straziato: "altroooooo?!?!".




Follie d'agosto/6

 



Sulle scale del negozio è impossibile non notare una signora con la faccia da Braccobaldo, il fisico da Moby Dick e gli occhiali alla Jacqueline Kennedy, che urla: "...E MI RACCOMADO FAI GIUDIZIO, EH, FAI GIU-DI-ZI-O, NON FARMELO RIPETERE DUE VOLTE, POI FACCIAMO I CONTI".

Butto l'occhio oltre la vetrina e mi rendo conto che sta parlando al cagnolino in macchina, impietrito e impossibilitato dalla natura a capire la ragione di quelle urla.

Follie d'agosto/5

Ogni anno, nel periodo estivo, si ripresenta la temibile coppia di amiche ottuagenarie (alle volte sono le stesse persone, spesso la composizione della coppia cambia col tempo) che fanno le vacanze insieme.

Mi immagino che il sodalizio abbia luogo più o meno in questo modo: "dai, Pina, siamo tutte e due sole; i figli fanno le vacanze per conto loro con le loro famiglie; perchè non andiamo un po' in campagna insieme?".
Magari una delle due non è molto convinta (di solito è quella più "sottomessa"), ma il figlio argomenta: "ma dai, mamma, se sei in compagnia ti diverti di più ... e poi io mi sento più tranquillo!".
A quest'ultima frase la mamma non sa resistere e, tendenzialmente, capitola.

Si instaura quindi fra le due un temporaneo (e meno male!!!) rapporto sadomaso che dura per tutto il periodo della vacanza (generalmente il classico mese) e culmina in una bella litigata nel momento in cui "la sottomessa" non ne può più e manda a ca**re la compagna d'avventura.

Nel negozio questa difficile dinamica si esplica così:

dominatrice (fa sempre la spesa per prima scavalcando tutti quelli che incontra sulla sua strada senza pietà): "allora, ti muovi?, è il tuo turno!", (anche se spesso non è vero);

sottomessa (riflettendo, con fatica, per far uscire un bel congiuntivo): "Mi DIIIIIIIIIIII .... .... .... un pezzo di focaccia!";

[d'improvviso, un boato]
dominatrice: "L'HAI GIààà PRESA LA FOCACCCCIIIAAAA!!!";

sottomessa (un po' turbata e un po' assordata): "...ehm, ... già... ma allora cosa devo prendere?";

dominatrice (seccamente): "cosa ne so io di quello che mangi tu!";

....e così via....


Intanto io, tra me e me, prego di arrivare a una certa età senza amiche con cui andare in vacanza.







venerdì 24 agosto 2012

Follie d'agosto/4

Un signore, vedendo scritto in pennarello "VECCHIO" su uno scatolone di biscotti confezionati, chiede:
"ma questi sono tutti scaduti?".

[lo ammetto; la gag possono capirla davvero solo parenti e amici ...]

Follie d'agosto/3

ATTO PRIMO
Entra in negozio un giovinastro del luogo: "mi dareste la sponsorizzazione per i coscritti di Parapiglia (luogo inventato da me ovviamente)?"

Io: "ehm..., devo chiedere a mio marito ... puoi ripassare in un altro momento?"

ATTO SECONDO
Premesso che "devo chiedere a mio marito/devo chiedere a mia moglie" sono frasi fatte che io e mio marito, appunto, abbiamo concordato per prendere tempo in momenti di difficoltà - con fornitori molesti per esempio, o con clienti inopportuni; il dialogo seguente si svolge così:

moglie    "ma .... cosa diavolo saranno i coscritti?!?"
marito     "forse una specie di ritrovo di partigiani?"
moglie   "in negozio a battere cassa però è venuto un giovinastro... avrà avuto si e no 18 anni"
marito      "tu comunque non sganciare neanche 1 euro, mi raccomando"

ATTO TERZO
Giovinastro: "avete deciso se sponsorizzare i coscritti di Parapiglia oppure no?".

Io: "scusa la domanda, ma cosa sono i coscritti?".

Giovinastro (con la parlata alla "Scialla", ovviamente): "eh, cioè, una festa dove si festeggiano, cioè, no, bellalì, tutti quelli che compiono diciottanni, però che se anche hai un'altra età puoi partecipare, cioè, no...".

Io: "vanno bene 50 euro?".

Morale: in realtà questo stesso dialogo è avvenuto 3 estati fa, quando avevamo appena aperto il negozio, iniziato un lavoro di cui non sapevamo un accidente, in un posto a noi sconosciuto, in mezzo a mille difficoltà, con i proprietari che ci insultavano tutti i giorni (dichiarando invece che ci stavano aiutando) e i clienti che venivano a trovarci per vedere se eravamo omini verdi con le antenne o proprio degli stupidi cittadini che avevano fatto la più grande ca**ata della loro vita.
Io poi continuo a commuovermi per i giovinastri che compiono 18 anni in questo posto, poveretti, e continuo a sganciare gli euri ancora adesso (decisamente contro il parere del marì)


venerdì 10 agosto 2012

Follie di ferragosto/2

"Le torte salate sono cose più da cittadini. Noi quei pasticci li' non li mangiamo."

Follie di ferragosto/1

E' quasi ferragosto.
Il periodo in cui lavoriamo come matti.
Anche i frequentatori del negozio diventano più bizzarri del solito. Se ancora e' possibile...

Stamattina la signora Alma aspetta davanti alla porta del negozio dalle 8 meno cinque che io apra .

Fa la sua spesa e poi mi chiede:
- "questi che biscotti sono?"
- " sono bocconcini dolci con dentro i semi", faccio io;
- " eeehhhh????!!!"
- " se-mi", scandisco io, pensando che non abbia sentito.

Invece ripete (giuro):
-"SEMI? Cosa sono i SEMI?
- "quelle cose piccole piccole da cui crescono le piante", rispondo io con un sarcasmo esasperato e anche un po' bastardo.

La signora non fa un plissé, riflette un istante e poi esclama trasognata:
- "ma pensa!"