sabato 15 giugno 2013

Entomologia/4

Mi rendo conto che sta diventando forse un po' seccante per voi leggere tutti questi post sugli insetti.
Data l'intestazione del blog, poi, risulta quantomeno peregrino che mi occupi di questo piuttosto che di lievito di pasta madre o di ricette di torte.
La spiegazione è semplice: due le cause.
Una, che dopo 20 anni di puro terrore, 10 di discreto schifo e altri 10 di totale indifferenza scopro soltanto ora la bellezza di questi animaletti che ci circondano (per non dire che ci sovrastano).
L'altra è che tra un po', vista la crisi, il debito pubblico e le piaghe d'egitto, probabilmente smetterò di fare la panettiera e dovrò nutrirmi di "bacche e locuste" improvvisando giacili nei boschi.
Mentre un lungo e feroce passato nei boy scout mi fornisce le tecniche di base per la costruzione di un riparo di fortuna, riguardo agli insetti commestibili sono a corto di informazioni.
Di qui il mio interesse nell'entomologia.
Svelato il mistero.

E' sempre una questione di pancia.

Internazionale di questa settimana traduce un articolo di Sarah Maslin Nir del The New York Times che racconta delle cicale "Magicicada", difuse nel nord degli Stati Uniti.
Stanno 17 anni sotto terra poi escono per 15 giorni, si accoppiano e muoiono depositando le uova.
Per 15 giorni invadono le campagne e intere cittadine, ma gli abitanti si rifiutano di ucciderle (ci sono persino feste in loro onore) perchè "hanno aspettato 17 anni, hanno diritto di vivere, si godano la vita per 15 giorni".
Non è strabiliante?

E, a proposito, oggi ho sentito le prime cicale della stagione, finalmente felici di una temperatura come piace a loro.

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