venerdì 20 gennaio 2012

Madeleines


Per un certo periodo il pranzo del sabato nella mia casa avita della grande città è stato dedicato a nonne e zii "agé".
Diciamo che, finchè son durati nonne e zii, solo imponenti cataclismi avrebbero potuto indurre mia madre a mancare questo appuntamento.
D'altronde le solide tradizioni conservatrici aiutano a preservare dagli sbalzi d'umore.

Erano sabati tutti identici: nonna Luisa arrivava alle 8 del mattino spaccate e la prima cosa che faceva era fare il ragù, poi, generalmente, aiutava la mamma a fare le faccende di casa. Lavava e riordinava sempre i nostri maglioni di lana.
Ancora ricordo la sensazione del risveglio (ero un po' grandicella, lo ammetto, facevo già l'università e il sabato si dormiva) fra i fumi del soffritto sfrigolante bagnato con la salsa di pomodoro.

Gli altri arrivavano intorno alle 12.30 per il pranzo che si celebrava alle 13 in punto.
La nonna Giuseppina portava in dono i fantastici dolcetti di Panarello: indimenticabili frolle per le quali ho sempre avuto una venerazione incondizionata.

Qualche giorno fa, avendo tempo per sperimentare, sono partita alla ricerca di quel sapore, profumo e consistenza...
Devo dire che il "la" me l'ha dato un programma televisivo di cucina (uno delle migliaia esistenti) che seguo volentieri (e posso seguire perchè è su La7-D e non sulle varie TV a pagamento che non ci possiamo, nè vogliamo permettere): "cuochi e fiamme".
Ma la ricetta giusta me l'hanno data le straordinarie Sorelle Simili (nel senso del loro cognome, non che siano gemelle) il cui libro "Pane e roba dolce" ci ha sostenuto nei nostri primi passi da panettieri:

SUPERFROLLA - tecnica con burro morbido
(solo per biscotti molto delicati, non sopporta alcun peso perché troppo friabile, per cui non usatela per crostate)
250 gr farina 00 da dolci
100 gr zucchero a velo setacciato
150 gr burro a temperatura ambiente
3 tuorli d'uovo sodi passati al setaccio
un pizzico di sale

Bon appetit!



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